Sette punti sulla PAURA

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La paura è una sentinella, ha lo scopo importante di predisporci a reagire prontamente davanti a un pericolo; ma se non se ne va e la persona continua a focalizzarsi solo sul pericolo togliendosi così la libertà di vivere?

Quando si ha paura i pensieri negativi sorgono automatici e l’attenzione si focalizza solo su notizie e memorie che sembrano confermare l’evento temuto.

Paura e ansia si intrecciano e nasce la tendenza a fare previsioni catastrofiche, inevitabili, irreparabili.

Diventa difficile elaborare scenari alternativi.

Questo restringe il campo di azione e impedisce la verifica delle credenze negative, la messa in atto di azioni volte a fronteggiare la situazione, e anche a sapere cosa fare nel caso in cui il così temuto evento si dovesse realmente verificare.

 

Cosa fare quindi? Umilmente suggerisco sette punti.

 

1 – Un aiuto prima di tutto ci viene dalla natura con i suoi Fiori di Bach, australiani ecc. ma anche dall’omeopatia, che possono ridurre ansia e paura;

2 – poi, da soli o con un aiuto, è necessario elaborare quanto è successo per definire nuove strategie mentali e comportamentali. L’ansiogeno “ignoto” deve diventare il “sapere cosa fare” per fronteggiare la difficile situazione contando anche sulle proprie risorse disponibili.

3 – la paura di solito è “un gomitolo” di paure: vediamo di prenderle in esame ad una ad una; diventano più risolvibili.

4 – una soluzione per incanalare positivamente l’energia della paura potrebbe anche essere il promuovere comportamenti attivi come assistenza e volontariato alle persone che hanno più bisogno di noi.

5 – la respirazione è la cerniera che divide il nostro mondo fisico da quello psichico: impariamo a osservare e a guidare il nostro respiro. Questo predispone alla calma.

6 – e se l’onda di paura arriva…non fuggiamo, rimaniamo lì, ascoltiamola senza volerla trattenere. Come un bimbo piangente ha bisogno di essere accolta e consolata. E’ un’onda, poi scende.

7 – ultimo, ma non ultimo, è di grande importanza l’aver acquisito la capacità di dominare la mente. Incominciamo subito, i sistemi possono essere molti e diversi; per me, la madre di tutte le tecniche è la meditazione. Quello che ci dona non è solo il dominio delle nostre emozioni ma anche la scoperta di noi stessi, dello scopo del nostro esistere, e della contestualizzazione con tutte le cose.

 

Una sana preoccupazione predispone ad un attivo cambiamento, rimanere invece incastrati nei pensieri negativi porta all’incapacità di agire e a invalidare la propria vita.

Insicurezza, paura, instabilità, impermanenza, morte, sono tutte maestre per chi vuole penetrare la Verità e scoprire l’Amore.

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