Il counseling non è psicoterapia

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La persona, la relazione, l’empatia, l’ascolto e l’umanità

C’è molta confusione riguardo alle figure che si occupano della salute interiore della persona e si tende a confondere i ruoli di psichiatra, psicologo, psicoterapeuta e counselor.

Ma c’è qualcosa che caratterizza il counseling, che lo differenzia da quello delle altre figure professionali e che è di sua peculiare specificità, ovvero cinque elementi fondamentali: la persona, la relazione, l’empatia, l’ascolto e l’umanità.

Per il counselor non esiste un cliente malato, non esiste disturbo né malattia: esiste una persona, un individuo con le sue caratteristiche peculiari e che è portatore di un disagio esistenziale che deriva da una non corretta consapevolezza di sé e dei vissuti che esperisce. Il compito del counselor è proprio quello di tirare fuori questa consapevolezza di sé dalle proprie gabbie emozionali e relazionali.

Il counseling si basa sull’assunto che è il cliente il miglior esperto per risolvere i suoi problemi. Il counselor lo aiuta a riflettere in “modo nuovo” sulle sue difficoltà, ad esprimere autenticamente se stesso, a immaginare e sviluppare soluzioni efficaci a problemi esistenti; stimola il cliente a prendere decisioni, a gestire situazioni di crisi e di conflitto, a migliorare i rapporti interpersonali e a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e della propria vita di relazione. Spesso le persone hanno solo bisogno di essere aiutate a chiarire i pensieri e a mettere in pratica le loro risorse.

 

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